Scritto da © Franca Figliolini - Dom, 24/03/2013 - 18:03
nel silenzio surreale del vento. ora improvvisi passi
testimoniano l'esistenza di altro da me
oppure come tutto si ricrei nel mio orecchio
incapace di affrontare il nulla. lo spasimo
di un motore, anche, adesso: sparge il grido
dello sforzo, arranca e scompare dove tutto
finisce. non c'è altro? non c'è altro? l'eco simbolica
si spegne anch'essa. ogni strenua resistenza
trova il suo limite. allora me ne starò così,
accoccolata, come se adesso fosse sempre
e domani mai. un piccolo riparo, una cuccia calda
dove respirare appena, con gli occhi chiusi.
dalla finestra che coltiva lo squarcio
ripido sul mondo arriva
l'immagine nitida, esemplare
delle file ordinate di palazzi stagliati nel grigio
e le strisce nere di strade deserte.
After Bomb Afternoon. qualcosa come questo
ripido sul mondo arriva
l'immagine nitida, esemplare
delle file ordinate di palazzi stagliati nel grigio
e le strisce nere di strade deserte.
After Bomb Afternoon. qualcosa come questo
nel silenzio surreale del vento. ora improvvisi passi
testimoniano l'esistenza di altro da me
oppure come tutto si ricrei nel mio orecchio
incapace di affrontare il nulla. lo spasimo
di un motore, anche, adesso: sparge il grido
dello sforzo, arranca e scompare dove tutto
finisce. non c'è altro? non c'è altro? l'eco simbolica
si spegne anch'essa. ogni strenua resistenza
trova il suo limite. allora me ne starò così,
accoccolata, come se adesso fosse sempre
e domani mai. un piccolo riparo, una cuccia calda
dove respirare appena, con gli occhi chiusi.
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- Blog di Franca Figliolini
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