Scritto da © Bruno Amore - Mer, 10/11/2010 - 16:54
passo oltre il riquadro verdino
m'immergo in in moto irreale
sospeso come un volo senz'ale
in un trapunto di luci, turchino.
le stelle ammiccanti si spingono
dentro, come un alito, un respiro
mi quietano, si mettono in giro
dolci di miele, sulle ciglia siedono.
bella la nebbia che la mente invade
porta lontano un pensiero più vero
non confonde il bianco, il nero
quando dirada, lascia sogni a più strade.
così schianto mille foschi pensieri
rincorro catarsi di peccati veniali
quei percorsi da niente ritenuti vitali
sento voglia di passaggi sinceri.
più non voglio cercare di dire
se ero desto, dormivo o sognavo
allora il piacere provare, sentire, volevo
ora attendo il giusto trovare, il falso bandire.
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