Parlando di | poeti maledetti | ferdigiordano | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

Login/Registrati

Commenti

Sostieni il sito

iscrizioni
 
 

Nuovi Autori

  • Gloria Fiorani
  • Antonio Spagnuolo
  • Gianluca Ceccato
  • Mariagrazia
  • Domenico Puleo

Parlando di

 
 
Il giorno in cui i guitti presero corpo, i circhi
fiorirono come campanule. Gli anfiteatri nudi
persero sangue e i leoni abbandonarono gli archi.

 

Era l’acrobata che meraviglia il santo con capriole
esatte là dove il suo miracolo lo fa salire. Chiuso
alla pista, l’occhio si aggrappa a un filo innaturale.
Come i santi, gli acrobati hanno il viso tirato
da una parte, quella in cui il sole non abbaglia
e il trapezio figura da inventare come ti appoggi.
I guitti, invece, indossano facce unte dal fango,
secondo la prassi dei piccoli angeli. Di tre
o quattro che ne conobbi ho visto le smorfie
più amare delle melangole; nelle notti sfiancate
la tristezza al buio è quel colore del fondo che porta
agli occhi carezze solo proiettate. Come sale
la luce dà sapore all’unguento del riso; il guitto

 

scivola prima che piova e venendo dopo
ne fa arte: inciampa ruzzola scarta: unto,
avvia un modo antico di sollevarsi in seguito.
 
 

Cerca nel sito

Cerca per...

Sono con noi

Ci sono attualmente 3 utenti e 6826 visitatori collegati.

Utenti on-line

  • Ardoval
  • Fausto Raso
  • Antonio.T.