Scritto da © Ezio Falcomer - Lun, 15/04/2019 - 13:11
Potrei dire di essere felice
in questo momento,
così scialbo e scalzo,
in preda alla routine e al grigiore.
Non ho nessun dolore,
ed è sabato pomeriggio
e la malattia non bada a me.
Felice come con quei liquori amari
che sanno di abbazia ed erbe celtiche,
felice con questo silenzio
fra sconosciuti di condominio;
vita sospesa che non sa
estrarre l'amore dall'ampolla,
che non sa più niente
ed è sempre più priva di tutto.
Che non sa cosa sia il domani o lo ieri.
in questo momento,
così scialbo e scalzo,
in preda alla routine e al grigiore.
Non ho nessun dolore,
ed è sabato pomeriggio
e la malattia non bada a me.
Felice come con quei liquori amari
che sanno di abbazia ed erbe celtiche,
felice con questo silenzio
fra sconosciuti di condominio;
vita sospesa che non sa
estrarre l'amore dall'ampolla,
che non sa più niente
ed è sempre più priva di tutto.
Che non sa cosa sia il domani o lo ieri.
Vivo dei miei respiri. Un gran successo.
Senza sogni, né voglia d'avventura.
Senza energia nei muscoli
e con tanti libri da leggere e sottolineare.
L'aere, l'etere, insomma il cielo
lo indovino sopra di me.
E queste unghie da mangiare.
Senza sogni, né voglia d'avventura.
Senza energia nei muscoli
e con tanti libri da leggere e sottolineare.
L'aere, l'etere, insomma il cielo
lo indovino sopra di me.
E queste unghie da mangiare.
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