Scritto da © Ezio Falcomer - Lun, 22/04/2019 - 13:24
Auguri. Un abbraccio.
La festa cadenza il trascorrere del tempo.
E poi c'è questo silenzio del giorno dopo.
Questo giardino di parole non nate.
Viscida meraviglia di silenzio
violentato dallo scuro di una tenda verde.
Ahi, che meraviglia color cioccolato
e digiuno, che stupore senza vocaboli.
Nulla significa qualcosa.
La festa cadenza il trascorrere del tempo.
E poi c'è questo silenzio del giorno dopo.
Questo giardino di parole non nate.
Viscida meraviglia di silenzio
violentato dallo scuro di una tenda verde.
Ahi, che meraviglia color cioccolato
e digiuno, che stupore senza vocaboli.
Nulla significa qualcosa.
Non ho ancora visto una rosa.
Io parlo l'impossibile,
Il tempo, quello che fa paura.
La carezza che non c'è.
Il pianto dirotto senza suono.
Il cinico contenersi dell'emozione.
E tutto è un assedio che si dirada.
Siamo prigionieri di un muro d'aria e di veleno.
Io parlo l'impossibile,
Il tempo, quello che fa paura.
La carezza che non c'è.
Il pianto dirotto senza suono.
Il cinico contenersi dell'emozione.
E tutto è un assedio che si dirada.
Siamo prigionieri di un muro d'aria e di veleno.
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