Scritto da © erremmeccì - Sab, 13/10/2012 - 14:38
Non temere:
eternamente giovane
lui
è rimasto nel ricordo.
Non una ruga
ha segnato il suo volto,
mai
il peso e l’amarezza degli anni
hai letto
nel suo sguardo.
Mai ...
già, mai ...
Cosa te ne importa?
Cosa può importarti
di vane parole
che inutilmente (forse)
vorrebbero dare
lenimento alle ferite,
sprazzi di luce
a un buio rimpianto?
Vedo già l’ombra
e l’impotenza di un lungo dolore
nei tuoi occhi
mentre leggi i versi antichi
che mai a nessuno
hanno dato conforto:
“Quem di diligunt
adulescens moritur ...”.
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