Scritto da © erremmeccì - Lun, 05/01/2015 - 18:11
Non è campana sorda il silenzio
in questa stanza
ma voce di pioggia
nenia ritmica di accenti,
uno dopo l’altro
come battere di sangue nelle vene,
la sveglia
fra un libro o due e il cofanetto
delle gioie (quali gioie?)
Ricordi ancora quando…
…non importa.
Resta la felicità dell’attimo
presente
e nell’irreversibilità del tempo.
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