Scritto da © Stefania Stravato - Lun, 10/10/2011 - 14:51
Troppe lune hanno sanguinato argenti
sui larghi distesi nel fiato di quante notti
e mi svanivo io
d'oscuro
- e adesso ancora -
di piogge sibilanti silenzi
mi ferivo io
di colpe
nascoste
nei sudari neri
inchiodati
alle pupille del sole
troppo feroce
la vertigine d'onda
che s'è scagliata
di tenebra
alle rive sinuose
traboccanti
il carminio fluire del cuore
*
si muove
e lento
di maestosa ombra
incede
- e adesso ancora -
il passo del dolore
come l'eterno andare e ritornare
dell'oceano mare
tra la terra e il suo orizzonte.
10 ottobre 2011
(...figlio, adesso ancora...)
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