Scritto da © Anonimo - Gio, 04/03/2010 - 13:14
Tacciami di aver deluso i guadi
che non attraversai.
E di tutti i ponti la prima spalla
solo accarezzata quand’era appena un limo
il coraggio.
Tacciami della viltà del giunco
piegato alla corrente,
di quella persa opposizione al gorgo,
delle rotazioni in fibra di lamenti.
Tacciami muovendo cauta gli zigomi:
l’urlo dimena fruste ed io temo la sua gabbia.
Eppure sento la gola matura
quando mi espongo.
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