da "le mie lettere a nodo scorsoio", quelle con troppe vocali e assai consonanti | melenserie | giuseppe pittà | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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da "le mie lettere a nodo scorsoio", quelle con troppe vocali e assai consonanti

 
... ucciderò papà natale nel pieno dei bei lustrini perché ho voglia di farlo da più di due anni gli taglierò la testa con la roncola affilata perché è un tipo forte e duro come una quercia di quelle querce nodose e stanche che frenano la terra nei nostri boschi probabilmente prima vorrò raderlo di fino perché ho sempre avuto curiosità per la faccia quella sua faccia che immagino così paciona e tranquilla e rasserenante che a me fa venir voglia di togliergli quel sorriso standard dalle sue labbra invisibili con quella cazzo di barba lunga e troppo bianca per i miei gusti vorrò separarlo da quel vestito rosso così anacronistico lontano anni luce dalle mansioni vere del rosso che è colore di passione e di stracomunismo ed ho desiderio di sentirlo implorare chiedendomi la magnanimità tutta la bontà che non posseggo perché l'ho svenduta nei mercati dell'usato insieme alle bibbie al capitale ed all'impossibilità di essere normale lo ucciderò perché non posso fare altrimenti che ho quasi giurato il sacrificio di vendicare i milioni di bambini che non ricevono un regalo nè una caramella neanche un cucchiaio di medicina amara lo farò sparire dalla faccia della terra perché non ha diritto alcuno di esserci perché troppo esposto nei centri commerciali del benessere tra le firme più conosciute dai ricchi e pasciuti devo farlo per quella sua collocazione assurda in tutti i nastrini in tutte le luci ammiccanti perfino negli slip provocanti delle commesse e nelle cartoline d'auguri nelle canzoncine nelle renne e nei campanelli e nella zizzania delle ghirlande sulle porte e dietro le vetrine dove espongono i libri da vendere in tutte queste giostre che richiamano ad una pace che non esiste fin dall'inizio dei secoli e dei secoli così sia lo ucciderò nel conto alla rovescia di una vigilia di buoni propositi quando nel corpo di una semplice bomba farò schizzare alle stelle l'albero gigante della piazza grandiosa della mia città con tutti i doni per i vigili urbani che sono quanto di più truce è stato inventato dall'uomo sarà un atto liberatorio dove poter spanettonare tutti quei canditi e le uvette e restituirle al pianeta dei rifiuti gli toglierò l'esistenza perchè non merita l'esistenza perchè è persona scorretta che nonostante l'età avanzata dimostra di esser privo dei più basilari sentimenti verso un prossimo pure arrogante e stolto lo ucciderò personalmente con le mie stesse mani senza ricorrere a trucchi e sicari evitando di esser preso dalle forze del ripristino delle tradizioni e delle sconsideratezze similcommerciali lo farò per fottere il mercato per sodomizzare di candele profumate tutta l'aria natalizia lo farò senza se e senza ma per liberare il mondo e soprattutto per sanzionare ufficialmente la sacralità del ferragosto allorché sulle spiagge assolate posso respirare il canto sublime della pelle di donna l'unica musica che mi esalta dopo scarlatti e mozart e fottermene solennemente di tutti questi mostri perbenismi e della neve degli zampognari degli auguri mai sinceri di tanta e buona felice serenità fanculo si ...
 
 

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