L'educazione è debolezza oggi.
Quando la parola più ardita che si può usare è "caspita ". L'educato spegne l'entusiasmo, uccide il linguaggio, spegne gli ardori
L'educato è ormai una figura mitologica, estinta su molte terre di questo pianeta. Diciamolo : è noioso.
Che noia quei sorrisi, che noia il suo parlare rispettoso, che noia... E allora? Allora mettiamoci dentro parole di amplessi bestiali, di erezioni stradali, di sbevazzamenti vari e ripetuti,
raccontiamo la vita reale con parole reali.
Invidie, menefreghismo, blasfemità, impudicizia. Ma si è tendenza, è poesia, è racconto.
Stiamo diventando tutti una sorta di Aldo Busi, lui si che è avanti, è il Vasco Rossi del linguaggio
Lui? Ma forse è superato, è fin troppo gentile, poco sboccato.
Urina, vagina, umori, malori,
non sono parole poco usate dagli educati?
Genitali, maiali, animali, bestiali. Non sono queste le nuove frontiere dello scrivere, quelle che fanno vibrare le menti?
Sono queste? Sono quelle meno noiose, quelle che si fanno leggere di più .
Si, si fanno leggere di più . E che leggeranno gli educati? Loro... (i maleducati ) Loro che hanno infranto la barriere del suono del linguaggio. Che barriera ci sarà dopo? Quella della luce.
E dopo quella della luce? Non c'è materia oltre la luce. A meno che... A meno che? A meno che non si trovino altre barriere da infrangere.
Altre barriere? E quali?
A breve hanno dimostrato che la velocità della luce può essere superata.
Superata? E da che? Neutrini, neutroni...caspita non lo so proprio, sono troppo educato per saperlo.
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