Scritto da © ComPensAzione - Mar, 24/06/2014 - 12:36
Lui era ancora innamorato di lei - da sottolineare l'ancora - nonostante il tempo iniziasse a tracciarle solchi sul viso, piccole rughe che si accentuavano nel sorriso, e screzi argentati sul capo, sì, ne era ancora innamorato. Amava il suo scuotere la testa quando era irritata, il suo infantile mordicchiarsi la falange quando di concentrava su qualcosa, lo scoppio improvviso della risata, quel piegare indietro la testa che l'accompagnava. Innamorato, sì.
Ma qualcosa era cambiato : era entrato lui nella sua vita e la sua attenzione si era spostata. Era sempre presente, lo carezzava piano con la punta delle dita, accorreva ad ogni suo richiamo, se lo portava appresso e aveva creato un muro nel loro rapporto. Era piccolo ma ingombrante, e lui non lo poteva sopportare. I primi tempi era per la novità, la lasciava fare, non si intestardiva nel richiamare la sua presenza, ma via via questo tempo che gli rubava lo rese insofferente. Si sentì messo in secondo piano, e una rabbia sottile lo prese.
- Ti porto fuori a cena - le disse un giorno - ma con una sfida : lascialo a casa .-
Lo sguardo di lei lo penetrò, si sentì quasi un verme - Ma, tesoro, è impossibile! -
Accettò allora che portasse anche lui, convinto che sarebbe riuscito a raggiungere l'intento di essere il protagonista principale della serata. La portò in un ristorantino con terrazza sul lago, chiese espressamente un tavolino vicino l'acqua, intimo, romantico e raccolto.
Si sedettero l'uno fronte l'altra, lei era splendida, addobbata come piaceva a lui; pregustava, lui, la sorpresa che le stava preparando. Lei sistemò l'altro con cura, vicino, e il suo sguardo scorreva spesso a controllarlo. Soffiava una brezza leggera dal lago, s'intravedevano pulsare le luci dall'altra sponda, lo sciaquio rendeva l'atmosfera quasi sospesa nel tempo. La conversazione languiva, e quando lei si voltò per l'ennesima volta verso l'altro, lui si alzò di scatto, lo agguantò e con mossa veloce e potente lo scaraventò verso il lago...
- Nooo, il cellulare, nooo !!! -
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