Scritto da © Carlo Gabbi - Mer, 22/07/2020 - 01:04
Parte 7
"Cosa posso fare? Dove posso andare per aiuto? Potrà egli perdonarmi e veramente aiutarmi in questa faccenda delicata? Lui è l’unico uomo al mondo che può salvare il mio Gilberto. Dio mi perdoni…
“Lo voglio vivo e pur di salvare Gilberto posso peccare e dar il mio corpo a a qualcun altro. Si prego Dio aiutami, devo farlo in modo che io possa vedere lui di nuovo. Farò nulla, nulla… Ti prego mio Dio, aiutami, Cerco aiuto e …perdono, mio Dio. Non ho altra scelta. Devo sedurre lui se voglio salvare la vita di Gilberto."
Annemarie si trovava in uno stato febbrile mentre freneticamente preparava nella sua mente un piano capace di salvare la vita del suo uomo e parlava a sé stessa per infondere il coraggio necessario per portare avanti il suo piano di seduzione.
"Ho una possibilità. Mi ha sempre guardato con un desiderio amoroso. In passato mi ha pure chiesto di sposarlo, ma allora lo rifiutai. Era ridicolo accettare quella sua proposta, a quel tempo non lo conoscevo affatto. È possibile che mi desideri oggi ancora come lo era nel passato? Sì, mi farò sedurre e se necessario gli prometterò pure di sposarlo, in cambio della vita di Gilberto… Sono pronta a sacrificare la mia vita in cambio della sua…"
Annemarie era ansiosa e non voleva perdere tempo prezioso. Ma pur sapeva che quando sarebbe di fronte il Comm\andante doveva apparire la migliore, doveva essere la donna più attraente ai suoi occhi, doveva ricreare in lui l'illusione che lei era ancora la donna del suo passato, colei che aveva creato nei suoi sogni e che lei ora era pronta a entrare nella sua vita.
"Farò me stessa attraente e desiderabile per Gianni, e per lui userò l’irresistibile profumo, ‘il profumo di donna.’ Quel profumo sveglierà i suoi ricordi, di quando nel passato ci incontrammo per l prima volta in piazza San Marco. Bisogna che lui venga attratto nuovamente attratto alla donna che nel suo cosciente non ha mai dimenticato e che aveva creato allora nei suoi sogni. Devo essere ben sicura che egli non possa sfuggire e resistere alla mia capacità di seduttrice. Conosco ancora il modo in cui possa per il meglio utilizzare il mio fascino. Devo essere capace di far sì che egli si inchini ai miei voleri e mendichi per il piacere del mio corpo. Unicamente a quel tempo gli concederò di negoziare con lui; di donargli il mio corpo, per tutto il tempo che egli desidera, in cambio della vita di Gilberto. So che alla mia proposta sarà pronto ad accondiscendere. È pur sempre un uomo, e quindi pronto a non farsi scappare l’occasione. Nessuno, sino ad ora, ha mai resistito a me come amante e come seduttrice."
Annemarie si concesse tutto il tempo necessario per compiere i dovuti preparativi. Cercò tra i molti, l’abito che metteva più in risalto le curve del suo corpo, poi, conoscendo bene l’effetto su Gianni, usò liberamente “il Profumo di donna” sperando che ancora vi fosse la magia del profumo. AM era sicuro che Gianni, alla fine avrebbe capitolato di fronte a lei. L’aromatico aroma del suo profumo creerebbe nuovamente il potere come dominatrice sopra il ben provato uomo politico, ma certamente, do come ben ricordava dal passato, un uomo debole nelle passioni sessuali. Certamente un uomo passionale e soggetto ancora ai poteri erotici di AM, ponendo lei in comando e capace di porre il suo potere sopra di lui.
A mezzogiorno Annemarie era pronta, fisicamente e mentalmente, a presentarsi davanti al Comandante. Le erano occorse tre ore per creare se stessa quella “Desiderabile donna” che era sempre esistita nel pensiero di Gianni Venturi. Certamente Un lungo tempo, anche per una donna, ma lei non si rammaricava per i lunghi preparativi, considerando bene quanto fosse importante accattivarsi quell'uomo.
Era ora il momento di usare la sua femminilità per soggiogare il Comandante Venturi. AM era pronta per la sua battaglia finale. Sapeva bene che doveva utilizzare tutti i poteri magici in suo favore, per alla fine vincere, ben sapendo che quella era l' unica garanzia per ottenere la libertà del suo Gilberto.
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