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Avvenne Intorno al Golfo del Messico -Versione Italiana - Parte terza

Accadde Intorno al Golfo del Messico

Parte terza

Assieme a me, vi erano altre quattro persone per iniziare la prima fase dell’esplorazione. Maria era la più capace del gruppo per assistermi nel nostro lavoro di ricerca. Durante gli ultimi anni Maria aveva dedicato il suo tempo per migliorare la sua conoscenza dei dialetti Maya, come pure nell’apprendere la scrittura Maya. Questa conoscenza era per noi di vitale importanza per decifrare le innumerevoli scritte lasciate scolpite dai Maya sulle colonne e sulle facciate dei vari monumenti delle loro città.

Risalimmo il fiume con due grandi barconi di gomma, uno dei quali era riservato per l’equipaggiamento necessario all’inizio delle nostre ricerche. Si doveva raggiungere quell’isola che avevo notato durante l’esplorazione aerea con l’elicottero, mentre si seguiva il corso del fiume, e che allora battezzai “L’Isola dei Pescatori”.  

Al nostro approdo, il luogo appariva deserto. Non si aveva alcuna idea dove fossero i locali, ma presto notammo dei movimenti nella vegetazione che cresceva vicino alla spiaggia. Al rumore delle nostre barche, essi erano accorsi, presi dalla curiosità, ma poi, per timidezza, preferirono nascondersi tra gli arbusti.

Alla fine, Maria vedendoli spuntare da lontano, li rassicurò, parlando loro dolcemente in un dialetto Maya, invitandoli ad avvicinarsi promettendo loro alcuni doni di buon auspicio. Le offerte di Maria furono accolte con interesse da quei primitivi, e ben presto la loro conversazione divenne loquace.

Mi avvicinai al gruppo e Maria mi diede un accurato resoconto di cosa stessero parlando tra loro. Posi maggior attenzione a quando uno di loro disse;

 “Vi attendavamo da lungo tempo. Tutto era scritto nelle profezie tramandate a noi, le quali chiaramente dicono che gli dei un giorno sarebbero ritornati da oltre i mari. Vedendovi, ci sentimmo felici, capimmo che la profezia si stava avverando. I nostri padri ci avevano promesso l’arrivo degli dei e con loro, la Città del Sole, abbandonata nella foresta, sarebbe rinata a nuova vita.”

 Trovai quello un preambolo interessante e di buon auspicio per noi. Parlai a loro attraverso la voce di Maria.

“Cari amici, noi non siamo le vostre divinità. Ugualmente, in quanto avete detto vi sono molte verità. Siamo venuti col desiderio di far risplendere a nuova vita la vostra Città, che ora è sepolta nella foresta. Vogliamo che la Città del Sole sia presto conosciuta in tutti i paesi del mondo che si trovano all’intorno. Per far sì che ciò sia possibile, abbiamo bisogno del vostro aiuto per giungere, prima alla Città del Sole e poi, in tempo a venire, farla risplendere delle glorie passate.”

Notai tra la popolazione del luogo, un vecchio uomo, che appariva dignitoso e aveva una faccia grave e pensierosa. Fu lui che rispose;

“Io sono il sacerdote della città defunta. Sono ugualmente il custode delle leggi che abbiamo ereditato dai nostri avi. Pregherò intercessione agli dei e farò loro offerte chiedendo che siate ben accetti dal popolo Maya e che possiate entrare nella città. Mentre attenderemo che gli dei diano la loro risposta, siate nostri ospiti e benvenuti tra noi. Quanto prima vi farò conoscere la loro risposta.”

In quel modo con successo avevo fatto il primo passo per entrare nella Città del Sole. Ci era indispensabile l’aiuto e la cooperazione  del sacerdote per far si che il nostro lavoro potesse iniziare.

Sicché risposi. “Umilmente uniamo pure le nostre offerte agli dei. Siamo venuti col desiderio di far sì che le glorie del vostro passato e la grandezza della vostra Città esisti nuovamente.”

“Sii in pace, straniero. Sappiamo che sei venuto da amico e penso gli dei vi accetteranno.”

 Maria, nel frattempo, con il suo modo dolce di parlare, era divenuta amica con quegli umili pescatori, discendenti dai Maya. Avevamo bisogno pure di loro per aprire con il machete, un sentiero tra la fitta giungla, il camminamento a noi necessario per raggiungere la Città del Sole. Inoltre pensavo che il sacerdote nel futuro ci sarebbe di grande aiuto per conoscere le tradizioni e le leggende di quella città Maya.

Passarono tre giorni prima che il prelato ritornasse a noi.

“Gli dei hanno risposto alle mie suppliche. Hanno accettato le offerte fatte in tuo nome, e domani sera, col beneficio propiziatore del plenilunio, ci congregheremo in preghiera per celebrare la nostra amicizia.”  

 

~*~

CONTINUA

 

 

 

 

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