Scritto da © ileana - Ven, 16/04/2010 - 21:16
C’è chi guarda lontano
un tramonto di cera
che poi piano scolora
un tramonto di cera
che poi piano scolora
stringe pugni di nuvole
che si disfano in pioggia
dimenticando chi era
E chi va verso il mare
con in testa un cappello
ed in mano il cuore ferito
sferza lampi
al cielo distratto
trapassando le nubi
e la luna
C’è una donna che aspetta
affacciata al balcone
un marito, un fidanzato
od un figlio distante
e perdona
Ed un’altra, l’ho vista
lo giuro, neanch’io ci credevo
sollevare più in alto del velo
lo sguardo
camminare fiera sui sassi
sopra l'orlo di un fiume
e raggiungere il mare
Ma c’è sempre una casa
una piazza, un cortile, una palla
un bambino che gioca
ed uno, lontano
che solo, lo guarda
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