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Se ignave andrebbero mozzate

 
 
Smettesse quella cicala di frinire
di tubare la tortora sul cipresso
ho avuto una notte ... senza fine
corpi di donne e bimbi qui d'appresso.
Di giorno è ancora peggio non temere
sul giornale le notizie fanno ruggine
nessuno sa bene cosa o vuol sapere
tace ascolta il suono delle buccine.
Non è lamento ma solo invocazione
non deve il coro di sordi e di ciechi
essere solo a celebrare le funzioni
della vita i misteri sempre ci spieghi
e gli altri a sopportar tribolazioni.
Chi è satollo quando c'è chi ha fame
vomitasse ogni pane interamente
ché sulla terra tra tutti c'è un legame
ci sfama non sia che a molti tocchi niente.
E non salva avere fronti aggrottate
marea immensa avida e dormiente
le mani forti che fecero bellezza
se ora sono ignave andrebbero mozzate.
 

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