Beau Beau, perché quando te ne vai mi porti via? Era un sorriso quello? Non mi fido dei sorrisi, ne ho visti a bizzeffe. Come può cambiare un'espressione su una faccia! Nemmeno un attimo, cos'è un attimo. Ora incliniamoci su un fianco, accarezzami la tempia, ti guardo. Le tue labbra, l'incarnato delle guance da cui ho leccato via ogni sottofondo pareggiando millimetri a millimetri la pelle, ah quei seni, budini alla crema con in cima, cosa in cima, una nocciola? Ah quei budini alla nocciola! E quel ventre, quel ventre. Il nido da cui i fianchi nel chiaroscuro, le penombre, i mondi delle mura, il sole che gioca lasciando un angolo all'altro, e non ci ripasserà sopra che l'indomani.
Beau, Beau!
Lo sappiamo, mai con la stessa curvatura. Fammiti gioire, guardare, fammi toccare con gli occhi il sonno.
- Blog di Winston
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