Oggi mi sento lucido parlatore, mi costruisco le mie albe e mi presento nudo al sole, senza impacci. Sarà, forse, per il fatto che trascorro notti tranquille da quando ho scacciato certe immagini e tutte le sue serve dai miei sogni. Avverto dentro di me un'insolita saggezza. Mi osservo in silenzio e nel quieto respiro dell'anima il passato scandisce i propri ricordi. Che non fanno più male. Ho nuotato in un mare di stupidità, pensando di poter fare qualsiasi cosa e buttando questo povero cuore oltre i suoi limiti. Cos'ho raccolto? Solo indifferenza, quella che ti può anche uccidere, quella che ti fa pensare di non essere di alcuna utilità, nemmeno a te stesso. Ma, "Panta rei os potamòs" (Tutto scorre come un fiume) e, finalmente, riprendo a navigare, avanti adagio, tranquillo, verso il mio destino, così com'è stato stabilito da un dio che, spesso, si diverte a scriverlo su righi storti. E così sia!
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