Ma chi diavolo è? – Belzebù nella letteratura mondiale – Quinta e ultima parte - | Recensioni | Antonio Cristoforo Rendola | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

Login/Registrati

To prevent automated spam submissions leave this field empty.

Commenti

Sostieni il sito

iscrizioni
 
 

Nuovi Autori

  • laprincipessascalza
  • Peppo
  • davide marchese
  • Pio Veforte
  • Gloria Fiorani

Ma chi diavolo è? – Belzebù nella letteratura mondiale – Quinta e ultima parte -

Povero Diavolo
           E così siamo arrivati alla fine (per favore non dite:- meno male!-) di questo breve viaggetto in compagnia del nostro amico…ops, “nemico” Belzebù. A proposito, sapete perché si dice: “Tengo un diavolo per capello”? Perché pare che sulla terra ci sono più di sette milioni di diavoli più o meno come i capelli in testa. Ma, allora? Direte voi, se uno è calvo è santo? No! In questo caso ci avrà un diavolo solo – Un diavolo per cocuzza! - llo" compagnia del nostro amico..o male!-

          Oggi mi va di lasciare da parte tutto quanto ho detto da pseudo acculturato (origliavo dietro le porte: Omero prima C, Dante terza A, eccetera) per parlarvi del diavolo che mi sta più a cuore, che tengo ‘int’’o core: il povero diavolo napoletano. Esso…Lui…come cacchio devo dire? Egli! È il simbolo di una condizione umana che esce fuori dalle bassezze di stati alternativi, di antistati come la camorra i cui deputati e senatori sono ormai confusi nel panorama politico nazionale ed accumulano ricchezze su ricchezze.

 
          Ma il povero Diavolo è riconoscibilissimo, tanto pe’ comincià tiene le corna perché la moglie, non accettando i loro stato comatoso,specie se giovane e bella, si fa il compare. Il povero Diavolo tiene anche la coda, che lo aiuta a mantenersi in equilibrio tra i guai giornalieri. Il povero Diavolo bussa alle porte, ma nessuno apre. ‘O povere Diavule è disperate pecchè nun tene lavoro, chiagne pecchè nun po' da a magna ‘e figlie, pecche è malato e un se po' curà. ‘O povero diavolo è curto e niro. ‘O povero diavolo cammina a pede. ‘O povero Diavolo, vedennese sulo, s’impicca a ‘na trave e….”Bonanotte ‘e sunature!” Ma, scusate, v’avisseve pensate che ‘o povero Diavulo songh’io? Eh…non solo io, ma altri sette milioni,,,Insomma…un diavolo per capello.
                                                                                Don Saverio Palluotto
 

Cerca nel sito

Cerca per...

Sono con noi

Ci sono attualmente 1 utente e 4017 visitatori collegati.

Utenti on-line

  • Grazia Denaro