Scritto da © Antonio Cristof... - Mer, 19/06/2013 - 05:55
Andavo, nell'attesa, avanti e iindietro. Quelle mattonelle già stinte e consumate le rendevo incredibilmente lucide. Sentivo il ticchettio di un orologio provenire chissà da dove e distrarre per un attimo i miei passi vaghi. Poi pensai che non me ne importava un cazzo dell'orologio e ripresi a ciondolare.
Quell'attesa era spasmodica. mi faceva male, ma in quel momento era interprete principale della mia vita, Cercai in tasca delle sigarette che non avevo perchè non fumavo, Vi giuro che avrei imparato allora,
Cosa aspettavo? che importanza ha saperlo? Ognuno di voi che ora mi legge aspetta sempre qualcosa e magari sente il ticchettio del suo tempo che passa,
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- Blog di Antonio Cristoforo Rendola
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