Scritto da © Amina Narimi - Dom, 20/12/2015 - 11:56
Io ti starei in pancia, figlio mio,
appoggiata al cuore sacro del tuo nome
con lo sguardo stupefatto e senza peso,
giacendo indistinguibile e morendo.
Prima di raggiungere il tuo verbo-
appoggiata al cuore sacro del tuo nome
con lo sguardo stupefatto e senza peso,
giacendo indistinguibile e morendo.
Prima di raggiungere il tuo verbo-
...
è mattino pieno in questa notte
dove andrei se avessi voce per Natale,
e non conosce tregua, nel respiro
della mano che bisbiglia, e ricomincia,
dal lembo di silenzio che mi avvolge-
riprendendo a poco a poco intensità
fino al rosso vivo della festa
dove andrei se avessi voce per Natale,
e non conosce tregua, nel respiro
della mano che bisbiglia, e ricomincia,
dal lembo di silenzio che mi avvolge-
riprendendo a poco a poco intensità
fino al rosso vivo della festa
Lo sguardo nudo che ti restituisco
è una vita che tracima
un'immensa luce rovesciata
per sentirti deglutire
per essere ogni cosa
quando cresce.
è una vita che tracima
un'immensa luce rovesciata
per sentirti deglutire
per essere ogni cosa
quando cresce.
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