Scritto da © Amina Narimi - Mar, 03/05/2016 - 21:40
Tra l’ombra e lo stupore, in armonia,
non fai altro che nascere ogni giorno
svolgendo e dilatando la mia vita,
come dopo ogni distruzione.
Nell’interezza mi consegno, arresa
al dolore ben più grande del mio corpo-
mentre penetri nel cuore senza canti.
Ti scrivo con la cenere negli occhi
e attraverso vi corre quel bambino-
senza sapere che non esce, vivo
se per sempre metto insieme i nostri nomi-
amina con aman e poi narimi-
viene piena di profumo una famiglia
mentre ci abbassiamo con la sera
le palpebre che entrano nei sogni,
bisbigliando siamo salvi, al posto giusto,
e mondi ancora, insieme. Siamo casa,
tra il respiro più pulito che conosco
del bene che precede la bontà
nell’ordine che fa cresce le rose,
nel silenzio ininterrotto dal rumore.
Preserverò i tuoi fiori. In ogni passo
è natura sempre nostra figlia-
il suo andare col sorriso verso il centro,
con il latte in fondo al grembo luminoso
all’angolo del viso e con le mani.
Dove termina la strada
ti ho dato il petto come linee di una mano
le fontanelle aperte sopra il capo
Ed ora pianta le tue labbra
tra le mie ginocchia coronate
Con la cenere negli occhi ti ripeto
attraverso vi corre quel bambino
senza sapere che non esce. Vivo
se per sempre metto insieme i nostri nomi
amina con aman, e poi narimi.
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