Scritto da © alvanicchio_Gir... - Dom, 03/01/2016 - 22:48
Volevo misurar l'abisso,
ma la forza venne meno,
al saccheggio del tempo
quieto e sereno.
L'inquietudine ruppe
il desiderio astioso,
coprenso il vizio,
del telo virtuoso.
Ora seppellisco,
il lenzuolo mortuario,
nelle frustrazioni,
dentro al rosario.
Quanta tempesta
tormenta il mio mare,
quanta miseria,
sminuisce il guardare.
Il sogno inganna
e singanna anche il cuore,
quanta speranza,
cadde in amore.
Nutro pazienza
e rincorro l'onore,
sulla gioia sorvolo,
l'infinito dolore.
Ahimè...
la strada è segnata,
su viti appassite,
scorrono lacrime,
ormai inaridite.
Su vecchie rughe,
incisi il mio motto,
che in amicizia,
mi fece dotto.
Misurar l'abisso,
non è nel pensiero,
per mantenere piede
dentro al sentiero.
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- Blog di alvanicchio_Girolamo Savonarola
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