Scritto da © alvanicchio_Gir... - Mar, 01/04/2014 - 15:29
Gli rubarono l'anima e fu difficile spiegare ai posteri come mai quella foto mantenne il suo carattere poetico?
Non è difficile rispondere: egli lo spiega con la natura umana che viaggia verso il futuro volgendo lo sguardo al passato.
Non è difficile rispondere: egli lo spiega con la natura umana che viaggia verso il futuro volgendo lo sguardo al passato.
Lo so!! Disse: " è nella natura umana, per così dire mai abbastanza povera d'affetti e mai abbastanza ricca di calore umano, il poter distinguere il sapore di una poesia dalla realtà".
E' Vero! risposi io. Quello spirito poetico permeava qualsiasi cosa contornasse gli occhi della tua realtà; e tu godevi di quella poetica esposizione, che oggi , vedo, tu rievochi sotto questa strana forma di meditazione,
Lo vedo, è proprio così!
Il tempo fugge, al di là del mondo nel quale viviamo.
Il tempo fugge, al di là del mondo nel quale viviamo.
Ebbene, " te la ricordi quella fanciulla che attraversò la foto?". Si?... La realtà ti ha fatto perdere ogni forza di incitamento, ma io ho avuto il piacere di conoscerla quella fanciulla.
Ed una cosa è certa: "se ho conosciuto altre fanciulle lo ignoro, ma quella non la dimentico".
Ed una cosa è certa: "se ho conosciuto altre fanciulle lo ignoro, ma quella non la dimentico".
Certo, non si trattava di una fanciulla infelice, perché quella donna sapeva avvalersi delle sue doti naturali, e riusciva a carpirti l'anima, riusciva a circuirti fino al punto di legarti indelebilmente a se.
E' così, caro amico, in questa foto non rubarono solo la tua anima: " ed io ne so qualcosa!". Comunque, dimmi: "per questa macchina fotografica, quanto vuoi?
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