Scritto da © abcorda - Lun, 11/12/2017 - 09:06
anche il sale bruciava,
tra labbra screpolate di te.
il vino aveva il sapore
di quei baci sospirati,
aspirati al caldo di quel letto nuovo.
tra labbra screpolate di te.
il vino aveva il sapore
di quei baci sospirati,
aspirati al caldo di quel letto nuovo.
il verde cangiante di quelle colline,
eran curve leggere,
tra i rami della tua disegnata primavera.
eran curve leggere,
tra i rami della tua disegnata primavera.
il sole del mattino,
era caldo del tuo fianco lungo il mio,
e il freddo della sera
aveva il muschio dei tuoi silenzi.
era caldo del tuo fianco lungo il mio,
e il freddo della sera
aveva il muschio dei tuoi silenzi.
il mio mondo parla di te,
come pioggia di libeccio
bagna di mancanza,
riga il vetro dei miei occhi di sole.
come pioggia di libeccio
bagna di mancanza,
riga il vetro dei miei occhi di sole.
[manchi come il cuore non può capire
e la ragione non può spiegare.
Il tuo silenzio amore mio
è una spina di palma che infetta la forza di reagire]
e la ragione non può spiegare.
Il tuo silenzio amore mio
è una spina di palma che infetta la forza di reagire]
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