Scritto da © giuseppe pittà - Ven, 09/12/2011 - 17:32
svelti
ci leghiamo
fragili e folli
nel
nostro desiderio
molto pazzi
nell’urgenza
del ti voglio
oh si
nella velocità
del
tempo
controllando
ogni secondo
gli orologi
per
trenta minuti trenta
di
felicità
e
che
sia giorno
di no tampax
anche se qualche goccia
l’abbiamo pur gradita
e
m’impiglio
come sempre
nel
gancio del reggiseno
e
non riesco a sfilarti
del tutto
le
mutandine
e
mi tiri la lampo
troppo forte
e
mi spezzi i peli
tranciandoli di netto
e
mi mordi il labbro
ahi
e
ti mordo la lingua
ahi
e
ti stringo ad urlo
i
capezzoli
e
mi stringi
che
mi fai male
e
non succhiarmi
sul collo
che si vede
e
non segnarmi
d’unghie
che
la schiena brucia
e
non baciarmi forte
che
divento rosso fuoco
e
non baciarmi così
mi esce il sangue
dalle labbra
e
intanto
che passano
di troppa fretta
tutti i minuti
ci salutiamo
ripulendoci alla meglio
e
stirando con le mani
i vestiti
volendoci riprovare
e
ancora
e
sempre
per questo nostro
amore
a forma
di
tradimento
così
complicato
così
goffo
così
faticoso
eh no
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