Scritto da © Gloria Gaetano - Sab, 21/08/2010 - 15:45
Fratello lontano, vicino alla dimenticanza,
sostienimi con armi tenaci
in questa mia stagione solitaria
in questa mia stagione solitaria
C’è qualcosa di fragile in me
nel centro della mia sicurezza
Donami la forma di un essere nuovo
Di ferita lacerata,
Affonda nella mia radice di pianta
Di terra amalgama di lacrime.
Dammi un oceano di tempo totale
che conservi la radice della mia anima.
Palpito incombe sul cuore
onda formata da tutte le onde,
mentre il mio capo si solleva
nel tentativo di saltare nel buio.
Ostilità forse affonda nella mia certezza
Alimentata dal sorgere di una lacrima,
come pianta
Straziata e ruvida
Formata da foglie amare intrecciate.
Ed è forse illusione dimenticare
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