Il cibo delle donne | Prosa e racconti | Gloria Gaetano | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

Login/Registrati

Commenti

Sostieni il sito

iscrizioni
 
 

Nuovi Autori

  • Gloria Fiorani
  • Antonio Spagnuolo
  • Gianluca Ceccato
  • Mariagrazia
  • Domenico Puleo

Il cibo delle donne

Il cibo delle donne

 

 

Un sogno:è mio ma c’è Deborah…

Forse perché l’ho vista fare una torta…

 

 

 

D. è  con un amico a Napoli. Interno di una casa. Donne e bambini.

Le donne stanno preparando una pizza rustica. La pizza è gigantesca, e la pasta lievita sotto le mani delle donne che la lavorano senza toccarla:si limitano ad avvicinare le mani alla pasta che cresce come per magia. Poi si mettono tutti a tavola e mangiano senza offrire,perché  D.e l’amico sono  invisibili.

Ma l’amico vuol chiedere un po’ di pizza.

D. invece se ne sta tranquilla, perché è sicura che gliel’offriranno.

Lui deve chiedere. Lei no.

 

La magia, l’incanto della pasta  che non si tocca e che cresce da sé, sta accadendo nel corpo di D.:

da quando è incinta vive un’allegria di fondo,qualcosa che la ricompatta con le sue origini, che le dà la certezza di essere entrata nel girotondo. Il sentimento di esclusione è finito.

La madre-con qualche crisi depressiva- talvolta si rimetteva a cantare, a cucinare per gli amici che D. le portava a casa e che ,con ,lei si godevano la pizza rustica,che non era solo un cibo:    era uno straordinario,ricchissimo modo d’essere.

D. torna in sogno alla terra materna, alla madre archetipica che la rimetta in contatto con quella reale; è soprattutto quella pasta, che lievita senza essere toccata , a muovere poeticamente l’immagine di un fermento interiore che fa crescere senza manipolazione,   di un materno positivo, presente come l’aria in cui si vive,

 

 E’ così che D. ritrova nel muoversi i gesti della madre, nel suo desiderio di essere accolta e nutrita e la certezza che sarà riconosciuta non appena potrà uscire dall’invisibilità.

 La gratuità dell’esistenza le si manifesta,differenziandola dal maschile:  a lui tocca chiedere,   a lei no.

Non deve far fatica:basta esserci.

 

Da quando ha scperto di essere incinta   cresce   il sentimento di gratitudine ,lieve ,  di leggerezza come  il lievito che cresce da sé.

Una sapienza interiore profonda ha amalgamato l’impossibile:   la conoscenza di sé, la cultura,la storia e l’avvenimento e quell’accettare  senza ansie, momento per momento, il farsi della vita.

Ed è  nel simbolo della scarpetta,che le donne del sogno preparano per un bambino, che D. rintraccia quel movimento di danza, di adesione alla terra e al  fare che rimette in gioco ogni volta il mondo.

 

 

 

Ho anche pensato e sentito questo, forse riguarda me.

Ma nel sogno c’è lei.

 

 

Cerca nel sito

Cerca per...

Sono con noi

Ci sono attualmente 3 utenti e 6760 visitatori collegati.

Utenti on-line

  • Ardoval
  • Antonio.T.
  • LaScapigliata