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E' una possibilità?

Immaginate il diluvio universale, l’apocalisse.
Tutto e tutti vengono spazzati via. Dopo 40 dì e 40 lune finisce il casino. Rimane un territorio vastissimo e anche un uomo. E’ solo nel mondo e comincia a lavorare il terreno a lui rimasto. Dopo un giorno, il territorio coltivato e curato, rifiorisce. Il secondo giorno ci sono alberi maestosi, pieni di frutti, che governano il territorio, e l’uomo, dopo due giorni di digiuno, finalmente può cibarsi. Comincia così a scavare una parete rocciosa per potersi riparare dal freddo e dalla pioggia. Scavando, trova una grotta dove all’interno scorre una piccola sorgente di acqua limpida. L’uomo, dopo tre giorni finalmente beve dell’acqua pulita.
Il quarto giorno, dopo un lungo sonno, si trova accanto una donna. Avendo sentito parlare di Adamo ed Eva, avendo visto tanti film e letto diversi libri, non si stupisce – non trovandosi neppure in una situazione tale da poterselo permette. E’ felice; è sufficiente. Finalmente può dialogare e accoppiarsi.
La mattina dopo, la donna, da vita a due gemelli, maschio e femmina.
Intanto l’eden cresce ogni minuto di più. I maestosi alberi, con i suoi grandi frutti, portano all’avvicinamento di uccelli e vari mammiferi.
Il quinto giorno l’uomo e la sua donna mangiano carne. Lo stesso giorno lui costruisce una casa in pietra per dare più spazio e agio alla nuova famiglia e per ripararla meglio dal freddo e dalle bestie che dominano questo mondo.
Ho dimenticato di dirvelo. Nel centro dell’eden si è aperto un buco, una voragine tonda, la cui profondità, a occhio umano, pare infinita.
Da lì arrivano voci e grida orribili. E di notte escono dal buco esseri enormi, da forme mostruose, che si cibano del paradiso che l’uomo ha creato.
L’uomo non prova a difendersi né a ragionare né a trovare una soluzione per questa brutta storia. Ha appreso che ogni domani è un giorno nuovo: lascia che la notte passi e con essa le bestie e il suo lavoro.
Comunque, il sesto giorno nasce un villaggio. Perché, cresciuti, i figli, dell’uomo e della donna, si accoppiarono dando vita ad altri due gemelli – sempre maschio e femmina. Intanto, cresciuti pure loro, ne diedero in vita altri due, e così via. Ora sono in 12. Anzi 11. Quel giorno la prima donna cade nel grande buco.
L’uomo prende a cercarla, senza trovarla in nessun luogo. Allora, capendo dov’è finita, si mette a gridare il suo nome, ma senza ricevere risposta.
Arriva la notte e le bestie, quando salgono dall’abisso, sono molto più numerose e ancora più affamate di prima.
Questa notte è fatale per gli abitanti del piccolo villaggio.
I mostri hanno assaporato la carne umana e ora ne chiedono altra. Distruggono e divorano tutto.
Il settimo giorno l’eden scompare e con esso gli uomini fondatori. Rimane un territorio vastissimo e anche un bambino. L’abisso non c’è più, e con lui le sue bestie.
Ricomincia a lavorare il terreno nudo. E il terzo giorno è rigoglioso come un tempo.
Il bambino cresciuto ha dimenticato e il quarto giorno trovandosi accanto una donna, rimane stupito di tale evento.
Non conosce né storie, né film, né leggende. Ora possono entrare in gioco Dio e il serpente.
Ma anche Dio ha dimenticato, e il quinto giorno il serpente adempie il suo compito e il tradimento da parte dell’uomo e della donna è compiuto di nuovo.
Il quinto giorno Dio distrugge l’eden e la donna, lasciando l’uomo solo come in principio è stato. Allora ricomincia a lavorare il terreno nudo.
Dopo un giorno, il territorio coltivato e curato, rifiorisce.
Il secondo giorno ci sono alberi maestosi, pieni di frutti, che governano il territorio e l’uomo, dopo due giorni di digiuno, finalmente può cibarsi.
Comincia così a scavare una parete rocciosa per potersi riparare dal freddo e dalla pioggia. Scavando, trova una grotta dove all’interno scorre una piccola sorgente di acqua limpida. L’uomo, dopo tre giorni finalmente beve dell’acqua pulita.
Il quarto giorno, dopo un lungo sonno, si trova accanto una donna.
Avendolo vissuto in precedenza, non si stupisce e pensa solo a dialogare e ad accoppiarsi.
E come un tempo nascono due gemelli, maschio e femmina.
E come un tempo nel centro dell’eden si è aperto un buco, una voragine tonda, la cui profondità, a occhio umano, pare infinita.
L’uomo non conosce la storia perché cresciuto dopo la fine che in principio avvenne per quel buco.
Così procede per il quarto giorno, i figli, la donna che finisce nel buco e via con l’altra storia e poi ancora questa e poi quella e così eternamente ed eternamente sarà.
Questa è la favola dell’uomo.
 
 

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