riservato ad un pubblico adulto | Tags | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

Login/Registrati

Sostieni il sito

iscrizioni
 
 

riservato ad un pubblico adulto

Di solita

 
 
Durante la luce, si parla di corpi: la sintassi dell’ombra
è per frasi oscure che fondano il libro
delle proiezioni (io sarei un fuoco, per dire; tu, l’istante
in esecuzione). Parrebbe un buon inizio, questo

Salerno (tra noi)

 
Credimi: c’è del tenero
tra la periferia e il cielo. Magari solo si toccano
le guance; dove le labbra mostrano con pudore
le screpolature, sono orizzonte; sottile,
con garbo. La passione nel profilo come una mancia.
La cortesia del vento fa il resto.

Le fondamenta del seno

 
L’impianto sormonta la cantina del torace, ricovero
dell’angelo sulla cordigliera delle anche. Colli d’ocra
procedono d’argilla come vasi di pane. L’esempio
del pane chiarisce, ai neonati, il lievito del siero

So che verranno altri pianeti

 
La notte àncora i battellieri con le sue cime
ai porti. Le bitte accese sono alte: so che

Nunc dimittis (continua - insieme, se Vi va)

Ora lascia che vada, Signora, come a
prenderti in parola. O non ci sono
o sono troppo discreto nelle costole
del giorno. Non appaio. Non mi vede
la stanza segreta che abitai come foglio, il divano
erudito alle pieghe, la doccia come improvvisi
aghi di gelo.

A che ora ci sarà il timore

 
La paura è un ricovero, in fondo. Il frontespizio
della spinta è solo la caduta, non già ferita
e non ancora muro. Si vede l’urto
prima che si instauri la durezza del colpo
dov’era il sorriso. Si coprono i denti,

Tombolo

 
Che mi dite del caos? Ancora esprime la storia, credo.
Tutte le circoscrizioni che ebbero un momento
di gloria, stanno a pezzi sui residenti. La storia è
in macerie; mostra le ossa, pulisce continuamente
il periostio del pensiero, si innesta

Come sedersi sul pianeta di fronte

 
L’universo è cieco,
non muto. Quasi mai racconta tutto il percorso,
solo tracce nebulose. Dovremmo invitarlo a parlare,
dovremmo riconoscerne la voce. Sarebbe utile chiarire
perché fanno rumore le sue pietre miliari. Hubble

Eucalipto

 

Vorrei parlare di come l’eucalipto stia tutto nelle foglie.

 

La spina di un bacio lungo

in cima al nero l'altra notte
e di schiena al gelo
ti ho pensato
fissando la pietra
che tremava del tuo respiro

Cerca nel sito

Cerca per...

Sono con noi

Ci sono attualmente 2 utenti e 5892 visitatori collegati.

Utenti on-line

  • Ardoval
  • abcorda