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riservato ad un pubblico adulto

Sulla linea degli apsidi

 
non cercare l'oriente di notti  
che cadono improvvise e hanno silenzi con vene di rugiada:
puoi andarci dentro, in lentezze di abbandono
fino a sentirne l'odore
 
e sei già salto nell'arcipelago dei millenni

L'insostenibile prevalenza del blu

quindi, scorrere la crescita lenta dell'abbandono:
ho larghezza di foglia, io
 

Non rispondermi, è quasi certa la sera

di leggere distanze, un'azzurrezza
e narcisi che invadono il pomeriggio
 
 - dimmi l'arte -
 
è quel suono in abbandono
dentro il cavo degli steli?
 
o la moltitudine di soli, il loro pianto

Se pure fosse stata la morte

dentro sorgono lagune e destini, mondi. 
la pienezza intatta di crateri,
l'assoluzione di tutte le notti e, discioglimenti

Prima di salire questa misura grande di cielo

ah dimmi, è questa punta di stella, 
che abiteremo tuttanotte?
 
basterà allungarsi nel canto del fiume
fin dove ci sospingerà il coraggio,
con ventagli di foglie sulla schiena
che innerveranno l'acqua 
 

Che il dolore non è dimenticanza

 
chissà se mi vedrai
quando passerò per altri venti,
inarcata ad est
troppo lontana dalle terre di Dio

Quelle lontananze di primavera

quale eco
le ha tenute
come polline di calycantus
a nutrire infiorescenze,
dietro la notte degli occhi?
 
ah, quel violazzurro superbo
in sospensione
che pare inconsueta
la posa del sole alle caviglie 

Siamo alla frutta

Fragole senza semi, arance senza succo,
rugiada tra i fornelli dipinti di nuovo
ed il mio mangiare sazia le menti dei profeti.
S'alza dal tavolo e viene alla tua bocca,
assaggiami ora, se lo sai sono un frutto
di palma e di cocco di mamma, e lo assaggiasti,
duro e bianco era il mango, e lasciasti l'albicocca a me.

Un punto unico di sole, sottoterra

che ne sai.
del respiro rovesciato si può morire
 
che facesse più male di ogni male
il tuono sulla schiena. ma tu 
sapevi già dei gigli
allora?
 
io  mi ricordo solo tanto vento e

L'anarchia di farfalle

 
ho conosciuto la meraviglia.
 
spiavo di immobili crisalidi
dormienti
 
e i fili di seta
l'avvolgenza del silenzio.
 
poi semplicemente a perfezione
 

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