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cose così

c'è un senso

Che senso ha il senso
se i sensi non sono in sintonia,
i sensi che sento sentono i tuoi sensi
sensazioni sensazionali ...
sembrano senza senso...
senza sentire ciò che senti
io sento i tuoi sensi.
Un senso è sentire te senza te
e sentire con te
è un'altro senso,
non ha senso sentire te
senza sentire il tuo senso.

Concerto a Firenze

Ho cavalcato la mezzanotte sotto la pioggia torrenziale in piazza a Firenze, per assistere ad un concerto. Niente di eccezionale, solo un tentativo di tuffo nella vita trascorsa, un finto giovane che si muoveva a ritmo di soul e rock e classica. Ma, ad ogni frusciare di impermeabile o urtar d'ombrello, lesto un pensiero veniva a te, quasi fosse possibile un incontro. E, sorridendomi, fantasticavo di questa assoluta impossibilità di averti, lì con me. La pioggia, ancorché fastidiosa, la faceva da romantica ruffiana, come quando inzuppandomi alquanto, non frenava mai i miei bollenti spiriti e sotto quel portone aspettavo chi, in fondo, non è venuta mai. E sotto l'acqua fredda che non lavava nulla, di quando in quando, la mia attenzione veniva risucchiata da incerti alieni dalla pelle scura, presenti e senza ripari, a bere suoni, luci laser e vapori chimici ma, non sostavamo mai più di qualche minuto e allora compresi che volevano esserci, erano tanti, più che ascoltare gustare o soltanto vedere. Ma, torna, irrimediabilmente a te ,il pensiero, specialmente durante i pezzi più melodici e immaginavo stringerti a me, nel cavo del mio trench, protetta da braccia vogliose di contatto e tu a reggere l'ombrello, sorridente e felice di questa incongruente performance estemporanea, per entrambi. Non c'è stato, non poteva, quindi ho accarezzato la mia solitudine, con una certa - libera - consapevolezza che, in definitiva, io c'ero.

Che nuovo vuoi che sia.

non basterà il numero
per farne un anno nuovo
quando non si è interrotto
nulla di quello che ha fatto
del passato un tempo vecchio.
quando tutte le nequizie
oramai diventate quisquilie
che da secoli condanniamo
erano sui banchi anche stavolta
e nessuno che le rovesci a terra
spazzandole dal colonnato
del tempio della nostra
fervida laboriosa impunita
ipocrisia collettiva.
 
 

: me ne dia un etto, che faccia tanto effetto, grazie! :

Aix 93 Edizione limitata
aix 93 - maurice esteve
 
ti vendo l’anno con tutti gli sconti del disastro non voglio stare a contrattare tanto non è stato un anno buono dunque è un affare vendertelo e però credo sia un affare anche per te ci puoi ricavare di certo qualcosa di buono non è sicuramente un anno capolavoro ma dentro qua e là ci puoi scovare delle cose un po’ decenti almeno un paio di poesie che puoi vendertele per tue una cassetta di dodici bottiglie di Brunello per farci bella figura alla prossima cena con gli amici un sacco di film in dvd e due in blue ray poi se cerchi bene ti becchi gli ultimi due libri di pamuk pubblicati da einaudi e due o tre cose di fantascienza che non sono affatto male e credimi ci ho infilato pure una dozzina di momenti caldi o ghiacciati essendo pene d’amore ma tu sai che io sono persona esclusivamente inattendibile quindi non pensarci più di tanto in verità ci scrivo sopra più per fare l’affascinante bisognoso di coccole che non il doloroso disastro del mio corso amorevole in compenso però ci ho ficcato tanti colori che ti sentirai confondere i pensieri comunque voglio dirti che l’anno è brutto assai perché sicuramente riconoscerai le tante lettere che mi chiedono di saldare i vari debiti in fondo ho di colpo finito il sostentamento e mi sono ritrovato senza un respiro senza una goccia di sangue buono però ti garantisco che ho idea di una serie di ricambi fantasmagorici che mi porteranno a migliorare il futuro praticamente ti ritengo già prenotato per l’anno prossimo ti venderò il dieci con il solito sconto di follia vedrai che riuscirai ad avere qualcosa che muove in positivo il mio anno nuovo sarà di certo migliore di questa schifezza che hai voluto prenderti e tu sai che stavolta non ho insistito più di tanto in fondo ti ho avvertito e come dicevamo da ragazzini uomo avvisato mezzo salvato lo hai voluto ugualmente ora te lo tieni è tutto tuo però ti assicuro che quello che verrà sarà un vero affare per te ho idea che dentro ci saranno un buon migliaio di buone sorprese dovrai ringraziarmi lo so per certo comunque si uomo avvisato mezzo gasato il dieci sarà il primo di un decennio coi fiocchi parola mia parola di coccodrillo oh si …
 
BUON ANNO … OLE’

Sono farfalla

 
Sono farfalla inchiodata
e tu il collezionista
che l'ha impalata.
Provi e riprovi
a schiodarmi dal cuore
ma vedi caro, dolce amore
non lo permetterò mai.

.piovendo, raccolgo fiumi di peccato. (piccola suite di solite pallide tenerezze)

Yellow One Stampa artistica
game over - theo den boon
 
le voragini si aprono
segnando il suolo del passato
non potrò sognarti più nel nostro vento
ma resterà di te la scia profumata del tuo miglior sudore
nelle cantine oscure del mio petto che urla la magia della tenerezza
 
amo la piega amabile delle tue labbra
ogni volta che mi racconti gli abbracci della vita
amo il colore ambiguo e volubile
della semplicità dei tuoi occhi
negli sguardi del mattino
mentre rilanciano il primo vero e sicuro raggio
amo le dita da pianista infaticabile
nei concerti tenuti sulla mia pelle
infuocata del desiderio
amo le fragranze delle parole
e le magie del tuo ultimo destino
e le canzoni che sai stringere al battito
di tutti i vortici del cuore
amo l’imperfezione di un neo sul tuo seno
e le curve fascinose dei tuoi fianchi
amo l’amore
che metti per restituire all’ordine le cose
i vuoti che solo tu sai riempire
e i pieni che hanno bisogno di leggerezza
amo il tocco lieve della bocca che bacia
i denti che nella passione
diventano aguzzi e pericolosi
il sapore del nostro sangue
che a volte succhiamo golosi di noi
amo la cadenza dei tuoi passi
che risuonano sulle pietre
delle strade che percorriamo
e la mano che cerca la mia
e la vicinanza dei respiri
amo il tempo quando decide di fermarsi
per permettere di finire tutti i nostri racconti
amo la ferita che ti abbellisce il ventre
il desiderio di sfiorarla
per raccoglierne tutti gli umori
per sentirla davvero mia infinitamente mia
amo l’odore delle tue fiamme
e tutte le gocce del tuo personale fiume
le soluzioni a tutti i problemi
le gioie ed i dolori e le notti di paura
amo ogni piega e tutte le ombre
i sogni che si mostrano negli abbracci
senza fine
e la fine di tutti i sogni e gli incubi
amo il modo tutto tuo di afferrare il coltello
e di come tieni la pistola nei giochi dell’amore
le tue confessioni le sconfitte le vittorie
amo la manica del pigiama a strisce
le scollature vertiginose degli abiti da sera
le scarpe col tacco dodici
e le mutandine con gli strass
doni della luce
amo il tuo sapore che cerco ogni volta
le onde della tua misteriosa luna
le strade che portano al tuo massimo piacere
amo il canto della meraviglia
e la serenità disturbata da una frase cattiva
amo il tuo unico difetto e tutti i pregi
mentre mi racconti dei vecchi amori
mentre mi stai già raccontando di quelli nuovi
amo il tempo sereno ma anche la tempesta
e il vortice del nulla che arriva sempre puntuale
amo le tante promesse mantenute
e quelle che abbiamo voluto violare
ed amo l’ultimo buongiorno
l’ultima buonanotte
amo l’addio
 
le voragini si aprono
nel forte rumore della lontananza
non potrò più raccontarti delle mie speranze
che racchiuderò in un’urna come ceneri da spargere
nel primo minuto di luce di questo nuovo tempo da donare al mare

Lentamente affondare

Poggio il corpo disteso sulla corrente
e poi nell'acqua più fresca del mare
da tanto ormai che non ho memoria.

Tra i rumori i suoni lontani ovattati
lo sguardo si perde lassù nel profondo
del cielo azzurro o blu tenebra puntato
di stelle d'oro ammiccanti nella notte.

Sola realtà la brezza che sfiora la pelle
emersa che parla di calore o frescura.

Ora sempre più povero questo incanto
sento venire che via via sommerge questo
mio tronco e bordeggia e l'acqua giunge
a tratti - alle labbra agli occhi socchiusi
quasi che il pensare stancamente snervi
la spinta che m'ha fatto sinora navigare.

Tutto il vivere m'ha spaurito nella vita
eppur bisognava andare e sebbene colei
dentro mi stringe in una morsa il cuore
lucido voglio vederla prendermi per mano.

ricordi di ariele funambola su andromeda

arciere non scocchi più dardi
cosi s'impiglia la  parabola
sulla rete,
come faranno allora
gli aironi cinerini
sul gelato fiume
ad affrontare  i venti?.

Io ho del sogno frammenti
limbi
che permettono scambi,
ma non vorrei scordare l'aria
di lassù.

era cosi rarefatta
che m'incantò.

ora ri-fiuto.
l'altezza
 mi dà le vertigini.

sono imbambolata,
ma mi solletica
pater eolo
dai ariele ti sospingo io
sussurra...rilassati
chiudi gli occhi...concediti
stai tranquilla
tra queste braccia.

 annegherei per sempre
volentieri
in un mar di tenerezza.
e  allora giuro
 per la mia pace
 vita
io mai più rinuncerò al dondolio,
a quel desiderio languido
che trafuse
miele liquido
 sulle mie ferite.

cose così

Gli specchi hanno gli occhi
o gli occhi sono specchi?
Dammi la mano
e scivolo nei tuoi
che oggi sono un lago
e io mi sento un cigno. 

 

Sabato

E' già lunedì.

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