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cose così

Parole

Quelle giuste o già usate
avvolgile in carta dorata
e riponile nei cassetti della memoria,
arriverà il momento,
ti prenderà la voglia
di soppesarle, gustarle, succhiarle
come fossero caramelle
o di offrirle a chi
non ne ha più.

 

Ghiaccio

Vorrei essere
ghiaccio
che il sole lamini
fino a trasformarlo
in filigrana translucida
fragilissima materia
d'acqua e di luce
 

La vita non ammette reclami

Tredici lustri di attesa sofferta
e una lunga teoria di rimostranze
sul trattamento avuto dalla vita.

Sono stato alla sede centrale
e ho fatto diligentemente la fila
davanti allo sportello reclami.

Quando finalmente è il mio turno
repentinamente lo sportello si chiude
e appare una scritta luminosa:

“tempo scaduto, tornare la prossima vita”

bastardi
 

Sto qui

 non chiedo niente
né al giorno né alla notte
sto qui e non aspetto
abitata da questo sogno
che mi sogna e m'incanta
 
(il tempo non esiste
non scorre e non sfugge)
 
io e la luna quasi piena
ci guardiamo
memori d'infinite assonanze
le racconto dell'amore
e lei mi dice delle maree
 

Rintocchi

come battito di cuore cadenzato
quassù su questo greppo
cento case di sasso rinverdite
a pro di nordici discesi infreddoliti
mi segna la giornata il tocco di campana
dell'orologio della parrocchiale.
la squilla dice il priore, ormai dimesso
chiamava a raccolta i figli del signore
gli contava il tempo dell'opra e la preghiera
li riportava a casa dai campi verso sera.
ha una voce antica senza tempo
regolava la vita, il suo fermento
rasserenando le ansie ed il tormento
di viver travagliati ogni momento.
ora è la nostalgia di quel che era
non rintocca l'albe a chi si leva
né suona a dir che il sole il vespro ingoia.
batte le ore che non son più quelle
che del domestico non sono più ancelle
neppure a ricordare il dì di festa
desueto oramai il suo ufficio, bronzea resta.
 
 
 

la mollezza

 

rammendo e rattoppo
l'incognita di pensieri liquidi
con aghi di sale
perchè il cielo non cada
e se l'attimo ti sfugge,
tu salva con nome
almeno
la mollezza di quella sera
 

 

Via lune_dì

Dedicata alla luna che amo
è la giornata della solitudine
della tristezza
della mia impotenza.
Piango sempre di lunedì
e sono tristissima
sola sempre sola
odio il lunedì
spegnerei questa giornata
che serve a farmi soffrire.
Una sera di lunedì
mi sono anche ubriacata
(confessione tremenda)
contemplando la luna
cinica e impassibile.
Poi il lunedì finisce in una notte
segue un nuovo mattino
diverso
torno di nuovo io
con la voglia di vivere
e sorridere.

Scivolo

infinite insidiose infiltrazioni
gocciolii rivoli pozzanghere
 
sull'asfalto
            la luce si scompone
ed io scivolo scivolo scivolo
per un tempo infinito
in questa sinfonia di grigi
che m'annega
 
altrove mi dicono
del biancore della neve
del ghiaccio che riluce e splende
ma qui oggi
è solo piombo e ferro scuro
- un'armatura di malinconia
 

Sferruzzo

Sferruzzo pensieri sbiaditi
di lana bouclè,
per farne una lunga sciarpa
da avvolgere attorno
 momenti infreddoliti,

Notti ruggenti ai Tropici

panama bianco a difendere lo sguardo
sigaro avana tra le labbra sorridenti
daiquiri di ottimo rum sul tavolino
ti sto aspettando alla Bodeguita del Medio

[adesso sarei lì se non fosse
che il volo per l’Avana è in gran ritardo
così, attendendo il prossimo volo
sto rileggendo Tropico del Cancro]

la pista della darsena è quasi vuota
tutti i gabbiani ormai son decollati
lascio la panchina davanti al molo
anche per stanotte berrò il rum da solo
 
[un panama sgualcito sul mio letto
ricorda tropici di sole arroventato
il rum di là in cucina s’è svaporato
e ormai non fumo più da tanto tempo]

 

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