blog di Salvatore Pintus

Dilato le narici del pensiero

per estendere le capacità di percepire

il tuo sorriso

Papaver rhoeas.

 

Onde e caschetto,

il tuo crine anni 30,

riflessi d’ambra

nell’intreccio obliquo degli occhi;

navighi a vista

Ti ho lasciato

dopo un giorno

di punti esclamativi

mentre inseguivi

nelle dolci praline

di aforismi

Chiusa nelle stanze
d'un castello di specchi,
colore ocra tenue,
profumo black pepper,
giochi a risiko
con le ombre
del passato.

Tracce d’autunno

sul tuo volto

di ragazza del Sud,

ombre

che lasciano fuggire

vivaci sentori

Pensi
d’essere nata
stella
tra una rosa e i limoni
di maggio
in riva al mare
tra zagare e salmastre
sensazioni di ortica

Risolvo in fretta

e sposto ogni occasione

su precipizi di amori giornalieri

e di osceni tributi

alla piazza globale.

Sguardo ch’emana forza,

mitigato

d’interiore purezza,

profumato di mirra e incenso;

adori confondere sguardi

 

Presto

farà giorno su noi

sui tuoi dubbi

lasciati a decantare

nei fondi del caffè.