Scritto da © Rinaldo Ambrosia - Gio, 16/01/2020 - 23:35
E mi ritrovo a declamare
versi effimeri nella notte
parole che strusciano via
che fuggono dalla loro ombra
mentre il sole si attarda
ad un'alba lontana.
Sconosciuti sensi
nell'oblio del sonno
si risvegliano dal letargo
podalico dei versi.
E tu, incollato alla finestra
osservi l'inutile scorrere delle ore
assaggio di labirinti del pensiero
piccolo teatro di volti dismessi
mentre il verbo incalza
nella parabola della vita.
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