Scritto da © Max - Sab, 11/06/2016 - 10:28
A gradini salgo
le rotule scomposte
nel dolore della prece
uno dopo l'altro
per commiserazione
d'essere credente
...
mi stai accanto
a passi lenti
nel cogliere
con mano gentile
il pentimento
delle ore scorse
intento a tradire
le buone intenzioni
...
a gemiti e spintoni
rincuori il dispiacere
d'essere scontento
muta nelle lacrime
mia compagna
dal busto eretto
mai genuflessa.
Mi ricordo
dei rami inquieti
l'aria sferzata
gocce di pioggia
a catinelle
il vago ombrello
aperto sul tuo
buon cuore.
L'amore...
quello vero
induce
a far follie.
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