Scritto da © ferdinandocelinio - Dom, 29/07/2018 - 13:09
questa è la mia vita di rimasugli
e sono i rimasugli della mia vita
a fare di me quello che sono,
poeta e straccione.
non chiedo monete d'oro al mio stomaco,
chiedo ceneri silenziose,
frammenti di tutto strappati dai baci,
silenzi,
impossibili a dirsi,
impossibili a farsi,
eppure ancora immaginabili,
cosa c'è nel tutto che non mi conviene?
ci sono cose che scadono nell'astrazione.
ho bisogno delle mie mani e dei miei piedi,
ho bisogno di un piccone,
ho bisogno di scarponi duri da lavoro,
devo costruire un castello,
devo farmi mattone,
essere cemento,
sono la briciola della pietra
che si sgretola all'infinito
fino a diventare infinitesimale,
sono la molecola della materia,
sono fallito e vittorioso allo stesso tempo.
ascoltami, se puoi,
se puoi entra nel circuito della mia grazia.
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